Via Diretta di Venere, Campanile di Venere
CAMPANILE DI VENERE M.2987 PARTETE SUD-OVEST |
DATA RIPETIZIONE: 26 – 07 – 08 |
NOME VIA: Diretta di Venere (I.Rabanser-S. Comploi, 1993) |
DIFFICOLTA’: V+ / VI |
SVILUPPO: 700 mt |
TEPO DI SALITA: 7 ore |
MATERIALE: Portare una serie di friends, una di nuts, alcuni chiodi e cordini in kevlar per le clessidre.CORDATA: Filippo Nardi-Beppe Masneri |
MATERIALE: In via 14 chiodi di sosta, 3 di passaggio. Utili friends e nuts + alcuni chiodi assortiti. |
COMMENTO: Salita molto bella che sale le placche nerastre sottostanti la Cengia dei Fassani, forzando poi direttamente la cuspide terminale del Campanile. Roccia molto buona, salvo brevi, sporadici tratti un poco friabili. Si trovano parecchie clessidre, alcune evidenziate con cordino o fettuccia. Merita decisamente di essere ripetuta con maggiore frequenza. |
AVVICINAMENTO: dal Rif. Demetz, si segue il sentiero per il Rif. Vicenza, fino a portarsi sotto la parete SW del Campanile di Venere, in corrispondenza di un’ evidente colata nera che solca la bella placconata. Si sale verso sx lo zoccolo gradinato (60 mt.) sino a raggiungere un piccolo catino alla base della suddetta colata nera (0,30 h.). |
DISCESA: Dalla vetta, con 3 doppie attrezzate si scende verso l’anfiteatro con il residuo del ghiacciaio del Sassolungo. Da qui, per la cengia dei Fassani, si torna al Rif. Demetz, presso la Forcella del Sassolungo ( 2 ore) |