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vie d'arrampicata

Via Flora, Seconda Pala

Flora

(Foto archivio L.Brigo)

SECONDA  PALA  DI  S.  LUCANO M. 2350 -  PARETE EST

DATA RIPETIZIONE: 16-6-2006
NOME VIA: “Flora” (L.Massarotto – E.De Biasio 1981)
DIFFICOLTA’: VI
SVILUPPO: 640 m.
TEMPO DI SALITA: 6,40 h.
CCORDATA: Filippo Nardi – Beppe Prati
COMMENTO: Salita alpinistica molto bella, pur non presentando difficoltà estreme. Roccia quasi sempre buona e percorso molto logico, attraverso camini, diedri e fessure. Impegnativo l’ultimo tiro in diedro, dove secondo noi il sesto grado ci sta tutto. Ambiente spettacolare, solitario e decisamente selvaggio. È un’esperienza assolutamente da fare.
AVVICINAMENTO: Raggiunto il Boral della Besauzega con il sentiero segnalato 765, ci si porta sul lato sx del canalone, sino ad intravedere un caminetto nascosto da un costone di mughi (al tempo della nostra ripetizione erano presenti tre bastoni appoggiati alla parete). Salire il caminetto sino ad un esiguo spiazzo con alberello. Salire aiutandosi con i mughi sovrastanti per 20 metri (attenzione, tratto pericoloso ed esposto !) e poi portarsi sulla cornice erbosa più alta. La si segue verso dx, in direzione di alcuni canalini slavati e lisci che si seguono sino ad un ben visibile gruppo di faggi, evidenti anche dal basso. Continuare in leggera diagonale verso dx per pendio erboso sino sotto ad alcune rocce; ancora   verso dx, in direzione di un tetto nero e poi si supera un saltino verticale (IV-), pervenendo in breve ad una comodissima cengia erbosa. La si segue verso sx, si risale una zona di mughi e, più in alto si oltrepassa una sorta di canale sassoso, raggiungendo un nuovo tratto con mughi. Tenersi verso il basso e attraversare i fitti mughi per una vaga cengia sino ad uscirne. Per evidente pendio, alla base della parete incavata, dove parte la via. Visibile in alto il gran diedro della via Cesare Levis (4 ore).
DISCESA: Si percorre tutto l’altopiano della Seconda Pala in direzione ovest, sino a transitare dal P.so del Ciodo. Si scende lungo i pendii erbosi (sx) del Monte S.Lucano, sino ad imboccare una cengia erbosa (quella più bassa delle due visibili) che consente di aggirare il monte stesso; giunti alla placconata sul versante nord del Monte S.Lucano la si percorre in discesa (II e III o un paio di doppie su cordoni e clessidre) sino ai pendii erbosi sottostanti. Tenendo la sx si prosegue verso ovest e, passando per l’arco del Bersanél, si raggiunge la Forcella di Gardes. Da qui seguire il sentiero segnato 764 che riporta nella Valle di S.Lucano (3.30 – 4 ore).

Written by admin

July 14th, 2011 at 9:07 pm

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