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vie d'arrampicata

Via Hermann Buhl, Campanile di mezzo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAMPANILE DI MEZZO M. 3132  - PARETE NORD/EST

 

Buhl-Sassolungo 

 

DATA RIPETIZIONE:  6-7-2013

NOME VIA:  “Hermann Buhl” (I. e E. Rabanser + K.Malsiner, 1998)

DIFFICOLTA’:  VI

SVILUPPO: 1250 m.

MATERIALE: Una serie di friends, una di nuts, una decina di chiodi misti, molti cordini in kevlar.

TEMPO DI SALITA: 13 h.

CORDATA: Filippo Nardi, Silvia Piardi, Beppe Prati

COMMENTO: Grandioso vione d’ambiante, dove nonostante le difficoltà non siano molto elevate, prevale sempre una certa pressione piscologica, soprattutto per l’assenza (o quasi) di chiodi lungo i tiri e le difficoltà nell’individuazione esatto del percorso da seguire. E’ sempre in agguato lo sbaglio ( a noi capitato circa a metà parete, sotto il salto verticale giallo) che si paga poi caramente in termini di tempo perduto. Roccia in genere buona un po’ su tutto il percorso (tranne nei due tratti discontinui). Chiodatura scarsissima; qualche sosta chiodata o parzialmente chiodata. La nostra ripetizione (la seconda secondo l’apritore Ivo Rabanser) è stata avventura allo stato puro, in quanto abbiamo trovato pessime condizioni lungo il terzo finale della via, con neve sul pendio che adduce alla forcella alla base dello spigolo arrotondato, oltre che ghiaccio e acqua nel camino-colatoio terminale, dove era impensabile ogni alternativa all’uscita verso l’alto. Al termine ne è uscita una giornatona da ricordare nel tempo! Bivacco in vetta compreso, tra stelle e lampi!

AVVICINAMENTO: Molto facile, come tutte le altre vie sulla nord-est. Dal p.so Sella si procede lungo il comodo sentiero verso il rif. Comici, poi lo si abbandona, senza perdere quota, tagliando a mezza costa il dolce pendio erboso posto alla base della parete. Si attacca, sulla verticale del Campanile di Mezzo, presso un caratteristicho zoccolo triangolare di rocce chiare. Alla sua sommità, cordone in clessidra. Circa 0,45 h.

DISCESA:   Dalla cima si segue la crestina aerea verso est sino sopra ad alcuni salti esposti. Si fa una doppia di 50 m. (cordone su masso) e si perviene nei pressi di un altra cresta. La si segue verso il Campanile Doppio (est), raggiungendone la cima dopo un tratto più ripido ed esposto (III, a dx). Da qui, abbassandosi leggermente verso i pendii sassosi sottostanti, si raggiunge la traccia che proviene dallo Spallone (ometti) e per essa si scende al vecchio ghiacciaio;  di seguito, alla Cengia dei fassani che conduce al rif. Demetz. Dalla vetta 3 h.

N.B. In caso di forte innevamento (come accaduto a noi), sulla crestina che conduce verso il Campanile Doppio, nei pressi dell’inizio di un evidente canalone che scende verso dx rispetto al senso di marcia, si trova una serie di 5 calate, da noi attrezzate, che conducono sul sottostante vecchio ghiacciaio. La prima corda doppia è su solido spuntone con cordone.

Written by filippo

August 2nd, 2013 at 4:19 pm

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