Via dei Vallarseri, Torre Sprit
TORRE SPRIT M.2586 – PARETE OVEST
DATA DELLA RIPETIZIONE: 11-7-2006
NOME VIA: Via dei Vallarseri (L.Campagna-D.Lorenzi-D.Centi, 18/7/1992)
DIFFICOLTA’: V+/VI e due tratti di VI+ e A1
SVILUPPO: 600 m. circa
MATERIALE: Occorre portarsi una serie completa di nuts ed una di friends. Alcuni chiodi vari ed una staffa per il primo tiro in artificiale.
CORDATA: Filippo Nardi-Beppe Lupezza
COMMENTO: Via dal sicuro impegno tecnico ed ambientale, inteso come ricerca dell’esatto percorso scelto dagli apritori. In più tratti non è affatto facile capirlo. La via globalmente è difficile ed interessante, ma pensavamo ad una salita più entusiasmante. La roccia è più che buona sulle placche compatte, mentre nei tratti più facili è in parte da verificare. Chiodatura essenziale: soste presenti e protezioni solo sui tratti più difficili. Ci si protegge, non sempre facilmente, con nuts e friends. Molto impegnativo il primo tiro, dove occorre aggiungere materiale ed una staffa aiuta ad affaticarsi meno.
AVVICIAMENTO: Dal bivacco Menegazzi, attraversata una fitta zona di mughi, si risale il ripido pendio erboso sottostante la parete ovest della Torre e si raggiunge l’attacco, posto alla base dell’evidente spigolone, situato quasi al centro della parete ovest. Visibile una fessurina con chiodi. Circa 0,50 h.
DISCESA: Lunga e laboriosa. Diventa maggiormente complessa in presenza di nebbia, fatto non inconsueto nelle Pale di S. Martino! Presenti alcuni ometti segnavia. Dalla vetta si scende nell’intaglio sottostante, risalendo poi dalla parte opposta e per placca si raggiuinge una cengia (III-) che ha inizio oltre lo spigolo. Si prosegue lungo di essa, verso sx, per circa 200 m., sino ad una calata. Con 25 mi di doppia si raggiungono rocce articolate e ci si sposta poi verso sx, reperendo una nuova calata da 25 m. che deposita nella Gola delle Guglie. Scendere sul fondo della Gola con una nuova doppia da 25 m. e giunti ad uno slargo, salire sulla cresta di sx e scendere in un successivo canalone ( passi di II e III). Si prende una cengia che,verso sx (ometti in posto), conduce a dei ripidi pendii erbosi, lungo i quali si scende ad una forcella formata da una torre staccata. Si prosegue la discesa lungo il canale di sx, poi si attraversa su terreno scosceso nella stessa direzione, scendendo per crestine e piccoli canalini, sempre verso sx, nel Canalone di Antersass. Abbassandosi si incrocia il sentiero che verso dx, riconduce al bivacco Menegazzi. Circa 2.30 h.