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vie d'arrampicata

Via Frisch-Renzler, Piz d’l Zubr (Sass d’la Crusc)


Frisch-Renzler.S.Crusc  

                                                           

      PIZ  D ‘L  ZUBR  M. 2870    PARETE  OVEST

 

 

NOME VIA:  “Frisch-Renzler” (H.Frisch-K.Renzler, 1970)

DATA RIPETIZIONE: 10-8-2012

DIFFICOLTA’: V+/ VI

TEMPO DI SALITA:  4.45 h

SVILUPPO: 300 m. circa

MATERIALE: Una serie completa di friends BD, una scelta di nuts edalcuni chiodi. Cordini in kevlar.

CORDATA: Filippo-Nardi-Silvia Piardi

COMMENTO: Via ingiustamente poco nota e altrettanto poco frequentata. Nel complesso una salita che meriterebbe migliori allori, specialmente per la parte superiore che presenta un magnifico diedro di tre lunghezze, con roccia superlativa e difficolta’ non eccessive. Certamente un diedro, per estetica ed arrampicata,  con pochissimi eguali in tutte le Dolomiti!.  La parte, inferiore invece,  in parte tortuosa e su roccia discreta, non spicca per bellezza, tuttavia si fa salire, nè più  nè meno di tante altre vie dolomitiche. Sicuramente da consigliare e da fare!

AVVICINAMENTO: Non difficile, ma occorre attenzione ed un po’ di fiuto per trovare la soluzione migliore nel superamento dello zoccolo e delle cenge sovrastanti il sentiero attrezzato. Dall’ Ospizio della Santa Croce, si segue il sentiero che conduce all’ inizio della ferrata; da qui si prosegue lungo di essa sino dove il tracciato spiana in modo evidente (circa  5o minuti di cammino). Lo si abbandona, superando la chiara banconata rocciosa sovrastante (passi di II e III). Raggiunto il pendio ghiaoso superiore, occorre traversare a lungo verso sinistra (faccia alla parete), prestando attenzione ai vari massi e ghiaie in bilico. Per tracce blande e alcuni ometti da noi rinforzati, sempre nella stessa direzione,  si raggiunge  e si supera uno spigolo, ben visibile già da lontano (piuttosto logico) ed in breve, ancora per pendii ghiosi, all’attacco, posto sulla verticale del bellissimo diedro della parte alta. Presente un robusto ometto di pietra, in una nicchia, sulla cengia. In totale, circa 1,30 h.

DISCESA: Giunti sul pianoro sommitale, si segue in discesa il  sentiero segnalato, sino all’inizio dei cavi d’acciaio. Da qui, per esso, si ritorna all’Ospizio della Santa Croce.  Circa 1.30 h

Written by beppe

August 28th, 2012 at 6:16 pm

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