Via delle Mamme, Cima del Grostè
Tracciato della via in rosso
CIMA DEL GROSTE’ M. 2901 - PARETE SUD-OVEST
DATA RIPETZIONE: 11-8-2000
NOME VIA: “Via delle Mamme” (E.Salvaterra-F.Vidi, 13/8/1982)
DIFFICOLTA’: V+VI e passi di VI+
SVILUPPO: 400 m. circa
MATERIALE: Occorre portare una serie di nuts e friends, una buona scelta di chiodi vari e cordini in kevlar
TEMPO DI SALITA: 6.50 h.
CORDATA: Filippo Nardi-Silvio Valzelli
COMMENTO: Salita molto impegnativa, in modo particolare dal punto di vista mentale. Quando l’abbiamo ripetuta, prendendola un po’sottogamba, forse non siamo partiti con la giusta concentrazione e la sorpresa è stata quasi immediata: chiodatura davvero esigua, roccia buona, mista a tratti piuttosto precari e difficoltà superiori a quanto dichiarato dai primi salitori. Ne è uscita una ripetizione in parte sofferta, dove abbiamo arrampicato sempre con le antenne sulle scarpette, più che sul casco..! Ad ogni modo, affrontata con lo spirito giusto (leggi non sottovalutarla..), si tratta di una via notevole, decisamente molto impegnativa e meritevole d’essere più conosciuta.
AVVICINAMENTO: Dalla stazione a monte della cabinovia del Grostè, si percorre un tratto del sentiero per il rif.Tuckett, per poi abbandonarlo e risalire il bel vallone che scende dalla Bocchetta dei Camosci. Si costeggia la bastionata della Cima Grostè, lungo pendii erbosi e ghiaiosi, per raggiungere la base della parete sud-ovest, a dx della verticale dello spigolo s/o, sotto una parete gialla e nera, con grandi tetti a volta. Circa 1,30 h.
DISCESA: Dall’uscita della via, sul pianoro sommitale, si raggiunge la vetta vera e propria (croce), abbassandosi poi verso nord, lungo una facile fessura e continuare (tratto attrezzato) sino a raggiungere un vasto ripiano. Ci si abbassa a nord lungo un canale ( talvolta innevato) che permette di raggiungere il sentiero Benini. Per questo alla stazione a monte della cabinovia del Grostè. Circa 1h.