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vie d'arrampicata

Via Soldà-Carlesso, Punta Sibele

                                               

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                           

                                                           PUNTA SIBELE  M.1870 –  PARETE NORD/EST

 

DATA RIPETIZIONE: 11/5/2012

NOME DELLA VIA: “Soldà-Carlesso” (G. Soldà-R. Carlesso, )

DIFFICOLTA’: VI+/VII- (qualche passo)

SVILUPPO: 300 m.

TEMPO DI SALITA:

MATERIALE: Una serie completa di friends e nuts, cordini ed alcuni chiodi assortiti  ( da noi non utilizzati).

CORDATA: Filippo Nardi-Fabio Milanesi

COMMENTO: Via molto estetica, bella e diretta , che segue una serie di diedri in basso e di fessure nella parte alta, dopo il traverso a sx, puntando dritta alla cima della Sibele. La roccia è la classica delle, Piccole: a tratti discreta/buona, a tratti friabile, con fastidiose toppe d’erba che intasano fessurine comode per la progressione e per proteggersi. A seguito di varie frane, succedutesi negli ultimi 20 anni, tutta la zona risulta decisamente delicata; l’attacco della via in questione ed i primi due tiri, hanno subito diversi mutamenti ed ora si presentano molto delicati. Lo schizzo che abbiamo ricavato dalla nostra ripetizione, nei tiri prima del diedro strapiombante, potrebbe essere cambiato, proprio per i ripetuti eventi franosi verificatisi anche negli ultimi tempi. Lungo la via si trovano, oltre ad alcuni originali, dei chiodi bronzati, messi, anni fa, durante la risistemazione del tracciato.

AVVICINAMENTO: Dal rif. Campogrosso, portarsi per sentiero segnalato a Bocchetta Fondi e poi sotto la caratteristica Guglia Gei. Per tracce, si prosegue verso sx (faccia a monte) su terreno instabile e franoso, attenzione. Si attraversa il piazzale SUCAI e, superato il Dito di Dio, ci si porta sotto la Punta Sibele. L’attacco, come detto nel COMMENTO, non è di facile individuazione, a seguito dei vari franamenti della zona, ma approssimativamente, si trova circa un trentina di metri a dx rispetto alla verticale dell’enorme tetto franato, in centro alla parete. Circa 0.50 h.

DISCESA: Per massi e mughi si raggiunge in breve una forcella (Forcella della Scala). Da questa si scende senza difficoltà, per ghiaie e buone tracce, lungo il Giaron della Scala, sino al sentiero che conduce al rif. Campogrosso

Written by filippo

May 5th, 2020 at 5:01 pm

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